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Il Community Oriented Policing. Strategie per una costruzione partecipata della sicurezza

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panico e insicurezza

Il Community Oriented Policing
Strategie per una costruzione partecipata della sicurezza

La domanda di sicurezza dei cittadini è sempre in crescente aumento nonostante le statistiche ufficiali sulla criminalità sembrano rilevare costanti diminuzioni dei tassi di delittuosità. Le attività di rassicurazione appaiono le uniche attività implementabili da parte dei policy makers di fronte a dati simili. La domanda di sicurezza che diventa così un bisogno, rappresenta, quindi una sfida continua per i policy makers e per le forze dell'ordine.
La repressione della criminalità si è rivelata nel tempo non sufficiente non solo nella
riduzione dei tassi di criminalità, ma anche nella diminuzione dei livelli di insicurezza percepita. La progressiva diffusione di programmi diretti alla prevenzione della criminalità e dei fenomeni di disordine urbano hanno costretto la polizia a rivedere la propria struttura e le proprie modalità operative.
A partire dagli ultimi decenni dello scorso secolo negli U.S.A. si è sviluppata una nuova strategia di polizia nota come Community Oriented Policing, che si pone come fine principale il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, senza tralasciare però la repressione della criminalità.
La comunità ha un ruolo particolarmente importante nel raggiungimento di tali obiettivi, deve creare con la polizia una partnership per decidere le priorità da affrontare e le soluzioni da adottare. Ciò rappresenta una delle caratteristiche tipiche di tale strategia di polizia che la differenzia dalla polizia di prossimità di ispirazione europea. Il testo sottolinea la diversità di compiti e funzioni tra poliziotto di quartiere e polizia di comunità.
L'esplorazione del
Community Oriented Policing, l'analisi dei suoi componenti fondamentali, la considerazione delle problematiche da affrontare nell'attuazione e dei possibili limiti di tale modello costituiscono un contributo valido per chiunque desideri conoscere ed approfondire una possibile strategia per la costruzione partecipata della sicurezza.

PASQUALE PELUSO
E' ricercatore in Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale presso l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi" di Roma dove insegna Sociologia della devianza e criminologia. È componente del comitato di redazione e responsabile per l'estero della Rivista Italiana di Conflittologia, nonché coordinatore delle attività di ricerca di "Crimeout Laboratorio di strategie per l'intelligence, la sicurezza e la criminalità". Cura la rubrica "Sicurezza e prevenzione" per la rivista Domus Aurea.
Tra le sue pubblicazioni: "Dai processi di autoesclusione alla nascita delle contee della camorra nelle periferie napoletane", in
Studi sulla Camorra, Edizioni Labrys, 2012, "Il rondò delle ronde" in «Quaderni Cirsdig», 2011, "Panico ed insicurezza. Programmi di prevenzione e strategie di polizia", Edizioni Labrys, 2010, "Le politiche di sicurezza negli U.S.A. tra traditional policing e community policing", in «Quaderni Cirsdig», 2009.

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