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Anticamorra silente
Dalla repressione alle Teen Courts
gli individui sono spinti alla disonestà perché la disonestà è molto diffusa
La grande diffusione della disonestà necessita di essere modificata
[E. Sutherland]
Per ottenere questa fondamentale modifica osserva Sutherland «il comportamento criminale e delinquente giovanile deve essere definito come indesiderabile dai gruppi personali ai quali una persona partecipa
(invece) il comportamento conforme alla legge deve essere definito come desiderabile allinterno degli stessi gruppi».
Il sistema delle Teen Courts, di controllo sociale formale che utilizza modalità informali, è nel contempo uno strumento di prevenzione generale e di prevenzione speciale sui generis, applicabile post delicta, contro la recidiva e ante delicta, quale importante strumento di educazione alla legalità.
Lautrice ipotizza la possibilità di intervenire, proprio attraverso il sistema delle Teen Courts, nei confronti dei minorenni campani coinvolti nella cultura di camorra, diffondendo i valori della giustizia e del diritto e riavvicinando, in tal modo, le vittime di associazioni differenziali negative alle istituzioni.
SIMONA MELORIO
Ph.D in Criminologia, devianza e mutamento sociale, è assegnista di ricerca in Criminologia presso lUniversità Suor Orsola Benincasa di Napoli. Si occupa, prevalentemente, di capitale sociale e criminalità organizzata nel Mezzogiorno dItalia.
Tra i suoi scritti: Cultura di Camorra, Edizioni Labrys, Benevento, 2010; Camorra: alcune ragioni di un sistema istituzionale stabile, in Annali 2010 dellUniversità degli Studi del Molise; Capitale vincolato: camorra minorile e capitale sociale negativo in Campania, in Quaderni Cirsdig, Febbraio 2009.
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