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Prospettive socio-giuridiche della mediazione penale in Italia

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Prospettive socio-giuridiche della mediazione penale in Italia
Analisi comparativa con la Spagna


Prefazione di Silvio Lugnano

Il Programma de mediaciòn y reparaciòn en la jurisdicciò penal, applicato in Catalogna, si fonda sulla convinzione che “l’importanza della pena e, in generale, delle sanzioni penali tradizionali, deve cedere terreno innanzi alla possibilità di partecipazione delle parti nella soluzione del conflitto e nella ricostruzione della pace sociale". Mentre in alcuni Paesi, quale la Francia, la mediazione penale è stata normativa disciplinata come alternativa al processo, in Italia, sono abbiamo assistito solo a sperimentazioni nell’ambito della giustizia minorile. Ma è emerso un dato apparentemente contraddittorio: sebbene, infatti, il processo penale minorile sia ancora l’ambito pressoché esclusivo di sperimentazione e di operatività della mediazione, non contiene alcun riferimento espresso alla 'mediazione’, almeno a livello di 'significante’. Nel 2000 la mediazione ha fatto ingresso nel processo penale innanzi al giudice di pace avviando quel processo di istuzionalizzazione già realizzato in altri Paesi, con i vantaggi ed i rischi che questo implica. In questa analisi l’esperienza spagnola ci invita a guardare alla mediazione, non solo nell’ottica di politica criminale e di atenciòn a la vìctima, ma anche in una prospettiva, ulteriore, di possibile strumento di “controllo sociale".

GIOVANNA PALERMO
E' ricercatore di Sociologia della devianza presso la Seconda Università degli Studi di Napoli.
Avvocato e criminologo, si occupa delle dinamiche conflittuali collegate alla commissione di reati, di vittimologia e di controllo sociale.

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